Religione
e spiritualismo nell'ultimo film di Jean Claude Van Damme
Sta oper uscire nelle sale
di tutto il mondo l'ultima fatica cinematografica di Jean Claude Van Damme, chiamato dagli
amici Van Damme. Il lungometraggio, diretto da Bruce Lee, pare segni una svolta storica
nella filmografia dell'eroe belga: si trattera' infatti della storia di un commercialista
bulgaro, che, in crisi di valori per la morte della moglie, compie un viaggio in Tibet
alla ricerca di se stesso.
E' proprio il Tibet il protagonista del film,
gia' nell'avvincente titolo "Cazzi acidi per tutti in Tibet" che la casa
produttrice, la Smith & Wesson ha deciso di dare all'opera in luogo del piu' banale
"Van Damme rompe il culo ai Tibetani" che era stato scelto dal regista.
La trama e' ispirata a un racconto di Emilio
Fede: il protagonista, un Van Damme ispirato e disinibito, stacca la testa della moglie a
morsi e, pentito e contrito, piomba in una grave crisi esistenziale: si incammina allora.
dalla sua nativa Sofia, verso il Tibet. accompagnato solo dal fido cane, un bellissimo
Rottweiler di alta genealogia, chiamato Diablo assetato de mucho sangre.
Purtroppo il cane scompare quasi subito ucciso
dall'affamato Van Damme con uno sputo sulla giugulare e presto divorato. Arrivato, dopo 2
giorni di cammino, in Tibet, fa conoscenza con un antipatico monaco Buddista che lo
vorrebbe traviare convincendolo a non ruttare a tavola e a non spezzare le braccia di
chiunque incontri. Il duello tra i 2, un duello all'ultimo sangue, occupa i restanti tre
quarti del film, tutti giocati su suggestive inquadrature di arti insanguinati e occhi
fuori dalle orbite: non vogliamo rivelarvi il finale, ma vi diciamo che il buon Van Damme
avra' la meglio, uccidera' il suo avversario ormai stremato con un lievissimo cenno alle
palpebre, e conoscera' anche i piaceri della carne per merito di una bellissima ragazza,
un misto tra Claudia Schiffer e Ornella Muti .Buona Visione. |
Angolo inserzionisti
|